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SITO
DEL MESE a cura di
Filippo
"Hytok" Simone
COMMISSIONE VOYAGER
Questo mese assegniamo il nostro Award
al sito "Commissione Voyager", crogiuolo di menti che hanno deciso
di dedicare parte del loro tempo libero (e delle loro notti insonni) a
raccontare la vita dell'equipaggio della Voyager durante il lungo ritorno
a casa, un po' come se stessimo scoprendo nuovi episodi mai andati in
onda!
Non si tratta di semplici racconti, ma
di veri episodi, immaginati come se si stesse scrivendo la sceneggiatura
ed al contempo allestendo la scenografia, impartendo le battute ai
personaggi e curando i dettagli della produzione! Ogni episodio viene
elaborato in una mailing list redazionale, e le idee vengono confrontate,
stroncate, migliorate a più menti e scritte a più mani: un vero lavoro
collettivo.
La Commissione Voyager nasce all'interno del
gruppo di fans del telefilm Star Trek: Voyager nella mailing list di
"Voyager
Italia" creata da Luke Bell-Tower, di cui è parte
integrante. Anche l'ideazione è... collettiva: Naima ha
lanciato l'idea di scrivere un racconto tutti insieme, Locutus,
Panamart e Hytok ci hanno aggiunto altre pagine, e infine
Serendipity, il condottiero del gruppo, ha preso in mano la
situazione e ha creato la Commissione Voyager, che ha visto nascere la
mailing list, il sito, le diverse sezioni e, soprattutto, tanto
divertimento di chi ne fa parte! Il gruppo di scrittori è ovviamente
aperto a tutti: chiunque avesse voglia di entrare a far parte della
Commissione Voyager, sia in qualità di scrittore che di ideatore, può
leggere il regolamento sul sito della CV o scrivere all'indirizzo commissionevoyager@supereva.it
per qualsiasi genere d'informazioni.
Il titolo del primo episodio
è ispirato ad una drammatica e commovente frase detta da Kirk a Spock nel
film Star Trek III - Alla ricerca di Spock: "The
needs of the one outweighed the needs of the many", e verrà
pubblicato a puntate su Commissione Voyager.
Noi dello STIM siamo
lieti di offrirvi la prima parte di "The needs of the one".
THE NEEDS OF THE ONE - Prefazione
Numero di produzione: 001 Data prima trasmissione
italiana: 21 settembre 2003 Data stellare: 51655.6
Regia di Serendipity Soggetto di Fabio Panamart,
Guido Gregotti, Hytok, Locutus, Serendipity Sceneggiatura di
Fabio Panamart, Locutus, Serendipity
ATTORI OSPITI:
Guido Gregotti nella parte di Guirk 446 - specie Hermat
Fabio Panamart Guardiamarina - specie Terrestre
Hytok Comandante del vascello Romulano - specie Romulano
Mentre la vita sulla Voyager riprende a svolgersi normalmente dopo
gli ultimi drammatici avvenimenti visti in "Cacciatori", all'improvviso i
sensori a lungo raggio della nave individuano i resti di una navetta di
origine sconosciuta. Curiosa come sempre, Kathryn Janeway dà subito ordine
di indagare sulla misteriosa fine del vascello alieno. Il Capitano ancora
non sa che con quel semplice ordine ha appena condannato se stessa ed il
suo equipaggio ad affrontare il fantasma del più grande dubbio della
propria vita …
THE NEEDS OF THE
ONE è il primo racconto scritto dalla
Commissione Voyager. Nata nel gennaio 2003 su iniziativa di Serendipity,
la Commissione Voyager ha come obiettivo divertirsi scrivendo racconti
collettivi ambientati nell'universo di Star Trek. Dopo un iniziale fase di
stallo legata alla difficoltà di trovare il metodo giusto su come scrivere
un racconto collettivo, la Commissione Voyager ha incominciato velocemente
a macinare pagine, regalando ai suoi membri esattamente ciò che essi
stavano cercando: il divertimento di scrivere di Star Trek in amicizia. Il
primo racconto è stato scritto da Fabio Panamart, Locutus e Serendipity ed
è ambientato nella quarta stagione di Voyager, subito dopo l'episodio
"Cacciatori". Gli autori vogliono dare un particolare
ringraziamento a Luke Bell Tower (creatore del sito e della relativa
mailing list che li ha fatti conoscere), Naima (autrice del primo
paragrafo, datato estate 2002 e ad origine dell'idea stessa di scrivere un
racconto collettivo), Guido Gregotti ed Hytok (che hanno contributo alla
ideazione della trama generale. Hytok ha anche scritto un capitolo e
creato il sito della Commissione Voyager). Il titolo è ispirato alla
celebre frase di Kirk a Spock: "the needs of the one outweighed the needs
of the many". Chiunque volesse entrare a fare parte della Commissione
Voyager come scrittore o come ideatore può farlo in qualsiasi momento,
seguendo le istruzioni a parte descritte. Questo è tutto. Vi
auguriamo di divertirvi, nel leggere il nostro racconto, almeno la metà di
quanto noi ci siamo divertiti a scriverlo. Buona lettura!
Firmato: gli autori
The needs of the
one
*** Teaser ***
Data stellare 51655.6 Data stellare 51655.6, diario del
Tenente N'Maya. La mia relazione sentimentale non va a gonfie vele, e
per questo oggi non sono molto di buon umore: lui è sempre impegnato con
il lavoro, e quando non è al lavoro riesce a trovare nuove scuse per non
concludere. Poco fa eravamo lì, io e lui, ed è arrivata Sette di Nove a
rompere i gabbasisi (è questa una strana espressione terrestre per
indicare… uhm, meglio censurare, basta dire che me l'ha insegnata il mio
amico Panamart). Naturalmente non appena è arrivata Sette io me ne sono
andata via, perché il Dottore non sembrava avere bisogno del mio aiuto.
Non so perché ma prevedo tempi assai duri. Per rilassarmi, ora andrò sul
ponte ologrammi a rivivere una delle missioni del Capitano Archer. La mia
passione per il passato - almeno quella! - non può togliermela proprio
nessuno! Poi, forse, proverò a riprendere con il mio lui l'esperimento…
N'Maya, fine diario.
Sette di Nove
camminava per i corridoi della nave con un'espressione che avrebbe voluto
sembrare corrucciata. Arrivò alla porta dell'infermeria domandandosi se,
dopo tutto quello che le era capitato nelle ultime 24 ore, avrebbe dovuto
sopportare anche le battute umoristiche del Dottore. Doveva ammettere,
tuttavia, che il modo di fare così paterno del medico olografico
incominciava a piacerle. Quando lo attivò, il MOE esordì con un classico:
"Specificare la natura dell'emerg…" per poi subito interrompersi
esclamando: "Ah Sette! Buondì! Come sta la Borg più simpatica del
Collettivo stamani?" Sette di Nove rispose: "Il mio nodo corticale ha
rilevato un malfunzionamento delle nanosonde a livello dell'apparato
dentario e…" "Uhm…" Il MOE la interruppe. "Sette,
sapresti dirmi quando hai cominciato ad accusare mal
funzionamenti?" Prima che gli rispondesse, il MOE prese i suoi scanner
medici, appositamente modificati per Sette, cominciando con cura la sua
indagine. "Torno ora dalla sala mensa dove il Capitano aveva disposto
che assaggiassi dei cibi solidi preparati dal Sig. Neelix." "Ho
consigliato io al Capitano Janeway di farti iniziare a praticare la mensa
come gli esseri umani", disse il MOE "Anche se la cucina del sig. Neelix
tanto umana non la definirei. Cosa hai assaggiato?" Le parole del MOE
suonavano come sempre allegre e rassicuranti, ma tradivano una nota di
preoccupazione. "Ho assaggiato qualcosa chiamato Lingua
di Spuacqt salmistrata alla Talaxiana. Il mio nodo corticale ne ha
risentito da quel momento." Il MOE ascoltava con attenzione quando
d'improvviso esclamò: "Che mi prenda un colpo! Lo scanner sta indicando
una xenopresenza intraalveolare fitolatifoglia geneticamente modificata!
Sette, guardami e mantieni la calma… hai un pezzetto di prezzemolo fra i
denti… devo avvertire il Capitano…" "Dottore, non mi sembra logico
avvertire il Capitano per un'emergenza che potrei defin…" "Lo so,
Sette, era umorismo, ricordi? U-mo-ri-smo, quella cosa che gli umani fanno
per distendere i nervi durante una intensa giornata di lavoro…"
"Questi riti così umani mi sono ancora oscuri… perché esilarare la
gente dovrebbe avere un effetto positivo? Con la sua "battuta" ha solo
ritardato l'estrazione del frammento vegetale dal mio apparato
mandibolare, impedendomi di portare a termine i miei compiti al più
presto, quindi direi che l'umorismo è dannoso." Il Dottore scosse la
testa e rivolgendosi alla sua nuova infermiera - una Trill di nome Naima
che si era offerta di prendere il posto di Kes quando lui l'aveva salvata
dalle grinfie amorose del signor Panamart - le domandò: "Ma io ero così
all'inizio della mia attivazione?" Naima gli sorrise.
Tuvok
e le uova k'Taran "Evidentemente", ironizzò Paris "non è riuscita
ad assimilarla!" Tutti gli ufficiali seduti con lui al tavolo nella
sala mensa risero, tranne Tuvok, ma questo non stupì nessuno; stupiva
invece il fatto che il Vulcaniano continuasse a soffocare in un
susseguirsi di singulti di tosse. Più volte il Capitano Janeway e il
Comandante Chakotay, seduti al suo stesso tavolo, gli avevano chiesto cosa
non andasse, ma lui stoicamente rispondeva: "Sto bene, non mi occorre
aiuto… Cofff…" Gli ufficiali avevano quasi tutti finito di consumare il
loro pranzo quando Sette aveva incominciato ad accusare dolori ai denti a
causa della "lingua vattelapesca" di Neelix. Quando l'ex drone si era
alzato dal tavolo per recarsi in infermeria, su consiglio del Comandante,
Paris non era stato in grado di trattenere la sua battuta. Neelix sbucò
dal nulla alle sue spalle e Tom si sentì subito in colpa, sperando che il
talaxiano non avesse udito il suo ultimo sfoggio di umorismo. Ma anche se
Neelix aveva sentito qualcosa, non diede mostra di essersela presa. Sapeva
come la sua cucina fosse un argomento quotidiano di conversazione a bordo
di quella nave, nel bene e nel male. Il talaxiano, con uno dei suoi più
smaglianti sorrisi, si avvicinò al tavolo del Capitano e con una pacca
sulle spalle aiutò Tuvok a riprendere fiato dopo l'ultimo colpo di tosse.
"Capitano, Comandante, Tom." Disse in tono cortese salutando tutti con
un cenno della testa. "Signor Vulcaniano, le piace la mia speciale ricetta
delle uova k'Taran con riso di Salaphya? Sa, ho letto che è un cibo
tradizionale Vulcaniano… aiuta la meditazione!" disse facendo
l'occhiolino. "Signor Neelix… cofff…" provò a ribattere Tuvok prima di
essere nuovamente interrotto dalla voce di Neelix. "La ricetta era un
po' insipida… un po' troppo per i miei gusti! Allora ho detto: perché non
fare una bella sorpresa al Signor Vulcaniano e insaporire il tutto con
spezie talaxiane ed aromi klingon! Ho cercato ovunque spezie vulcaniane ma
pare che non ce ne siano… le piacciono i cibi piccanti?" "Signor…
cofff… Neelix!" intervenne finalmente Tuvok con la gola in fiamme,
notando, con un po' di irritazione, che nonostante i suoi colleghi
avessero finito da un pezzo di consumare il loro pranzo, erano rimasti
seduti ad assistere a quella scena con fare divertito. "I Vulcaniani
non mangiano cibi speziati; il cibo dev'essere solo… cofff… solo una forma
di sostentamento per il corpo. Le uova k'Taran aiutano il corpo a… cofff…
sostenere lo sforzo meditativo, senza bisogno di aromi… cofff…" "Ma
signor Vulcaniano! E dove la mettiamo la logica del cibo! Anche il cibo
può avere una sua…" Neelix fu interrotto dal trillo del comunicatore
del Capitano. Janeway lo sfiorò e, con ancora il sorriso stampato
sulle labbra, rispose: "Qui Janeway." "Capitano, sono B'Elanna. È
meglio che scenda a dare un'occhiata in sala macchine." "Ci sono
problemi?" chiese Janeway. "È meglio che venga qui" ripeté B'Elanna.
"Immediatamente."
La specie 3421 Janeway stava
percorrendo con passo rapido la strada che l'avrebbe fatta arrivare in
Sala Macchine. Il suo sesto senso le diceva che si preannunciavano giorni
difficili. Un'altra minaccia della Collettività Borg, forse? Accantonò
l'idea pensando che l'unica maniera per scoprirlo era arrivare il prima
possibile da Torres. Si ritrovò a correre tra i corridoi del ponte 11,
impaziente di conoscere la notizia, dato che il Capo Ingegnere non si era
sbottonato più di tanto al comunicatore. Il Comandante Chakotay era
tornato in plancia, come pure Tom Paris. Ormai era davanti alla porta: si
fermò e si sistemò l'uniforme, quasi che oltre la soglia ci fosse un
ammiraglio ad aspettarla! Sorrise tra sé nell'immaginarsi davvero un
ammiraglio a bordo: erano quattro anni che non ne vedeva più uno dal vivo!
Ritornò con la mente nel grigio corridoio della sua nave ed entrò. Le
porte scorrevoli si richiusero dietro di lei silenziosamente. Il suo
volto, intanto, si fece serio, perché non appena entrò i volti davanti al
suo senza parlare le dissero che le cose stavano molto peggio di quanto
lei avesse sperato. Fece alcuni passi verso B'Elanna che l'attendeva di
fronte alla postazione di controllo del nucleo di curvatura. La mente del
Capitano turbinava velocemente tra quelle quattro pareti di luce blu
proveniente dal reattore centrale. Cosa aspetta B'Elanna a dirmi
che sta succedendo? Rifletté innervosita. Il Guardiamarina
Panamart le passò davanti facendole un segno di saluto. Janeway ricambiò,
mentre la sua mente ipotizzava diversi possibili motivi di tanta
drammaticità: forse era solo un problema al nucleo di curvatura. Forse…
Si, sarebbe stato un problema anche gravissimo ma non avrebbe comportato
la loro morte! Ma ben presto la sua mente pensò al peggio: la specie 8472,
gli Hirogeni, i Borg. Solo in quel momento vide che affiancata a B'Elanna
c'era anche Sette di Nove. "Credevo fosse in infermeria! Va tutto bene?"
le chiese Janeway. "Il mio status fisico è ottimale. Subito dopo la
visita medica mi sono recata nel laboratorio astrometrico" rispose Sette
con aria pacata. "Alcuni sistemi automatici di monitoraggio che ho
installato avevano individuato qualcosa di interessante ma, siccome il
Tenente Torres stava usando l'80% dei sistemi di sensori per un test
sull'efficienza dei banchi superiori, ho ritenuto opportuno recarmi qui."
"Guardi!" la esortò la mezza Klingon. Nel piccolo riquadro vi era
una riproduzione tridimensionale di una sorta di nube che variava dal
rosso al giallo. Janeway sbottò tra sé quando realizzò che Sette l'aveva
scavalcata ed era subito andata da Torres. Un ottimo modo per ottimizzare
il tempo, in perfetto stile Borg. Il drone sapeva benissimo che,
contattata Janeway, sarebbe stata indirizzata alla sala macchine, quindi
perché non saltare una tappa ed accelerare il tutto? Peccato che la prassi
della Flotta Stellare fosse completamente diversa. Ma non si soffermò
oltre su quei pensieri, ora doveva capire cosa Torres le stava mostrando.
"Non perdiamo tempo, B'Elanna. Mi dica cos'è e facciamola finita!"
Sette si avvicinò alle due donne: "Sono i resti di una navetta di
tipo sconosciuto in lega di Deusanio, con a bordo quattro forme di vita
umanoidi. La navetta è stata abbattuta da una nave di dimensione più
grande. Dopo un primo rilevamento non è stato possibile determinare di che
specie fossero gli occupanti. Infatti la navetta è di origine sconosciuta
mentre dalla traccia di curvatura abbiamo determinato che gli aggressori
appartengono alla specie 3421." Janeway la incalzò: "Sono pericolosi?"
Sette stava per risponderle ma Torres fu più veloce di lei. La sua
faccia faceva capire che la risposta sarebbe stata un sì. "Sono
Romulani."
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